Articolo di Tonino Cantelmi pubblicato su Vita Pastorale, n.3, marzo 2022. Il passaggio dai contenuti erotici di altri tempi all’enorme, e a volte spropositata, diffusione della pornografia odierna ha modificato l’approccio e i comportamenti sessuali, non solo degli adulti ma spaventosamente anche dei minori.Il piacere prodotto dalle immagini e dai video a carattere sessuale unito alla facilità di accesso on line anche tra i minori, potrebbe predisporre i giovani a un uso sempre più frequente della pornografia. Fino a sviluppare, nei casi peggiori, una dipendenza. L’esposizione ai contenuti pornografici attiva con prepotenza i circuiti del piacere e in particolare i nuclei dopaminergici, ma soprattutto le immagini entrano potentemente nella memoria e modellano il vissuto come se si trattasse di un’esperienza sessuale. In altri termini, la neurobiologia della fruizione della pornografia ha effetti persistenti sul sistema cervello-mente in un ambito assai delicato, quello dell’affettività.
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